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Tre anni dopo il primo convegno nazionale (Assisi, 2006) abbiamo avvertito la necessità di approfondire e di precisare ancora di più il rapporto tra l'Eucaristia e la storia dell'uomo. Così, dopo la prospettiva biblica che narra la solidarietà di Gesù samaritano del mondo (P. Rota Scalabrini), abbiamo preso consapevolezza di aver bisogno di una comunità che vegli sulla cura della fragilità e che sappia, per questa via, garantire la veglia sulle fragilità (I. Lizzola). I gruppi di lavoro hanno declinato cinque ambiti tematici, tra i numerosi che si potevano affrontare: la vita, la politica, la condivisione, la legalità, la comunicazione. Inoltre, ci siamo affacciati sul tema delle ferite "pastorali" e, tra queste, una che ci sta particolarmente a cuore, ossia: il rapporto tra laici e religiosi (F. De Giorgi). La conclusione è affidata ad un "Messaggio dei laici ai religiosi", per dire la disponibilità a portare insieme le fragilità del nostro essere Chiesa e per annunciare che è anche possibile prendersene cura insieme.